La Badante Convivente e la Sua Pausa a Como
“La pausa è sacra”, soprattutto se sei una badante convivente.
Anche a Como per la badante convivente , lavoratrice che come da contratto Nazionale svolge un’assistenza continua e vive con l’assistito/a, la pausa diventa l’unico momento, oltre la notte, in cui può dedicarsi a se stessa.
Il contratto Nazionale prevede infatti che la badante convivente abbia due ore di riposo giornaliere.
Nonostante il contratto coordini un lavoro di badante convivente, ovvero una figura che presta servizio in maniera fissa presso l’abitazione dell’assistito/a, all’interno dell’orario di pausa la lavoratrice ha il diritto, qualora essa ne senta la necessità, di lasciare il posto di lavoro (abitazione) e uscire liberamente.
In questo caso sarà la famiglia (se necessita della copertura anche delle due ore di riposo della badante) ad occuparsi dell’assistito/a o personalmente o per conto terzi qualora la situazione ne richieda la supervisione continua.
Per questo motivo la badante convivente e la famiglia si accordano a priori su una fascia oraria consona per entrambi nella quale poter godersi la meritata pausa come da diritto.
In altri casi invece la badante convivente potrebbe non avere interesse ad uscire dall’abitazione per molti fattori che potrebbero essere: condizioni climatiche, esigenza di riposare, voglia di dedicarsi alla propria cura personale più specifica,ecc.
In questo caso la badante passerà la sua pausa all’interno dell’abitazione e sarà buona creanza della famiglia cercare quanto possibile di rispettare il suo orario di riposo.
Nel caso la badante convivente abbia a disposizione una camera ad uso privato può ritirarsi all’interno di essa, qualora invece la badante non possa godere di privacy, poiché all’interno dell’abitazione non c’è una stanza ad uso privato, la famiglia deve rispettare l’orario prestabilito della pausa e sollevare la badante da qualsiasi incarico nell’arco temporale indicato.
E’ importante concedere alla badante un riposo tranquillo per poter rigenerarsi anche a livello mentale e ricaricare le batterie per poter garantire sempre il meglio.
Ricordiamo che il rispetto del lavoratore e di conseguenza quello della famiglia è sempre alla base di qualsiasi buon rapporto tra la badante e l’assistito/a.
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