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La Badante e la Gestione dei Permessi Legge 104 a Como

Nell’ambito dell’assistenza agli anziani vi è legge 104 che fa riferimento alla legge quadro risalente al febbraio 1992 introdotta con lo scopo di assicurare adeguato sostegno sia all’individuo disabile/ anziano di Como che ai familiari chiamati a prendersi cura di loro.

Rispetto a questa legge noi vogliamo capire se si può fruire dei permessi retribuiti per assistere un familiare malato se in casa con lui è presente unabadante a Como.

Quindi che cosa dice la normativa in merito a permessi con la Legge 104 e badante: la Legge 104/1992 dà la possibilità ai lavoratori del settore privato e pubblico di ottenere 3 giorni di permessi mensili retribuiti, frazionabili anche a ore, per assistere i familiari portatori di handicap grave.

Detto questo la stessa non fa riferimento alla possibilità di richiedere i permessi con la Legge 104 e badante.

Ma vi è stato un intervento della Corte di Cassazione che ha risposto a questa domanda, stabilendo che il lavoratore dipendente che gode della 104 ha diritto a tutti i benefici elencati dalla legge anche se il familiare con handicap grave è assistito per la maggior parte del tempo da una badante.

Oltre tutto dall’ agosto del 2022, la possibilità di usufruire della legge 104 è stata estesa a più familiari, sottolineando che è necessario che ogni familiare presti assistenza e cura al disabile durante la giornata in cui richiede il permesso.

Ad esempio, se due figli si occupano di una madre disabile, entrambi avranno diritto ai permessi, mantenendo comunque il limite di 3 giorni totali al mese.

Questa novità è stata introdotta dal Decreto Legislativo n. 105/2022, che, tra le altre cose, estende il diritto al congedo straordinario anche al convivente di fatto.

Naturalmente vi sono anche dei controlli sulla legge 104 per verificare che non ci si approfitti delle agevolazioni di cui si gode.

Una prima fase di controllo riguarda l’accertamento dello stato di handicap, procedendo con la Commissione medica legale dell’Asl, e una seconda fase è legata agli abusi dei permessi 104 da parte dei beneficiari.

Se questo dovesse avvenire, significa che la persona incaricata di assistere il disabile grave durante le ore o i giorni di permesso retribuito, utilizza questo tempo a disposizione per fare tutt’altre attività, e di conseguenza entro 60 giorni dalla data di notifica della visita, scatta la revoca di tutti i benefici.

 

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