cosa significa anziano non autosufficiente como

Cosa significa anziano non autosufficiente?

A Como, la crescente popolazione di anziani non autosufficienti rappresenta una sfida significativa per le famiglie e il sistema di assistenza sociale.

Il concetto di “anziano non autosufficiente” riveste un’importanza cruciale nella società contemporanea, caratterizzata da un progressivo invecchiamento della popolazione.

Questo termine si riferisce a persone anziane che, a causa di limitazioni fisiche, cognitive o entrambe, non sono in grado di svolgere autonomamente le attività quotidiane e necessitano di assistenza per vivere dignitosamente.

Comprendere il significato e le implicazioni di questa condizione è essenziale per progettare interventi adeguati e garantire il benessere degli anziani.

Quando un anziano può essere considerato non autosufficiente?

La persona che è considerata non autosufficiente è colei che, a causa di una malattia o di un infortunio, si ritrova ad aver bisogno di assistenza quotidiana da parte di un altro individuo, che può essere un familiare o un assistente professionale (come una badante a Como).

Una persona è considerata non autosufficiente dal momento in cui non riesce più a svolgere almeno 3 delle seguenti 6 attività ordinarie:

  1. Lavarsi: riuscire da parte del paziente a lavarsi in maniera autonoma, nella vasca da bagno o nella doccia. Oppure di essere in grado di lavare le parti superiori o inferiori del proprio corpo come ad esempio i denti.
  2. Vestirsi: essere in grado di indossare o togliersi qualsiasi tipo di indumento.
  3. Nutrirsi: avere la capacità di mangiare e bere in maniera autonoma cibo che già viene preparato da altri
  4. Andare in bagno senza l’assistenza di una seconda persona, e riuscire a mantenere un livello medio-alto di igiene personale.
  5. Essere in grado di muoversi all’interno della propria abitazione anche con l’assistenza di attrezzature tecniche
  6. Infine, l’ultima abilità che viene presa in considerazione è la capacità di spostarsi da un posto all’altro come ad esempio sedersi e alzarsi da una sedia o dal letto

La valutazione della non autosufficienza si basa su strumenti standardizzati che misurano la capacità dell’anziano di svolgere le ADL e le attività strumentali della vita quotidiana (IADL – Instrumental Activities of Daily Living), che includono compiti come gestire le finanze, fare la spesa, cucinare e gestire i farmaci. Tra gli strumenti più utilizzati troviamo la Scala di Katz per le ADL e la Scala di Lawton per le IADL. Queste valutazioni sono fondamentali per determinare il livello di assistenza necessaria e per pianificare interventi mirati.

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Anziani non autosufficienti a Como: le implicazioni sociali

L’aumento del numero di anziani non autosufficienti comporta significative implicazioni socio-sanitarie.

In primo luogo, vi è una crescente domanda di servizi assistenziali, sia domiciliari che residenziali, che devono essere adeguatamente strutturati per rispondere ai bisogni specifici di questa popolazione. Inoltre, la non autosufficienza richiede un maggiore coinvolgimento delle famiglie, che spesso si trovano a dover bilanciare il lavoro e la cura dei propri cari, con conseguenti impatti psicologici ed economici.

La terza età è un periodo assai complesso che occorre gestire adeguandosi al passare degli anni e trovando supporto attraverso soluzioni che si adattino alle diverse necessità, proprio in base all’età.

Con il tempo l’anziano, infatti, richiede sostegno, in taluni casi, continuativo e costante, fornito non solo dalla famiglia ma anche da persone qualificate e specializzate.
Non sempre la famiglia possiede le competenze e gli strumenti adeguati a fornire il giusto supporto, e per questo, in caso di assistenza ad anziani non autosufficienti si può ricorrere a diverse soluzioni, come un assistente alla persona o una badante.

Le politiche sanitarie e sociali devono evolversi per affrontare le sfide poste dall’incremento della non autosufficienza tra gli anziani. È essenziale sviluppare programmi di assistenza integrata che combinino servizi sanitari e sociali, promuovendo la collaborazione tra professionisti del settore medico, infermieristico, sociale e terapeutico. Inoltre, è cruciale investire nella formazione di personale qualificato e nell’adozione di tecnologie assistive che possano migliorare la qualità della vita degli anziani non autosufficienti.

Il termine “anziano non autosufficiente” identifica una fascia di popolazione che richiede particolare attenzione e cura.

Comprendere questa condizione e le sue implicazioni è fondamentale per sviluppare interventi efficaci che possano garantire agli anziani una vita dignitosa e di qualità. Le politiche sanitarie e sociali devono adattarsi e innovarsi per rispondere alle esigenze di una società in continuo cambiamento, promuovendo un approccio integrato e multidisciplinare alla cura degli anziani non autosufficienti.