Attacco psicotico: cos’è e come gestirlo
Attacco psicotico: cos’è?
Il termine “psicosi” fu introdotto nel XIX secolo con il significato di malattia mentale o follia. Successivamente è emersa, sul piano concettuale, la necessità di suddividere alcune di queste malattie con la denominazione nevrosi. Da allora i due termini hanno avuto un’evoluzione che si è espressa su piani diversi. L’attacco psicotico si verifica su soggetti destabilizzati. Dunque prevenire un attacco psicologico è più semplice nei soggetti che stanno seguendo un piano educativo conseguente a una valutazione neuropsicologica.
Attualmente con disturbo psicotico si intende un disturbo psichiatrico grave caratterizzato da un distacco dall’ambiente che lo circonda, da forti difficoltà ad iniziare delle attività e a provare sentimenti autentici nei confronti delle altre persone. Quindi, vi è una grave alterazione dell’equilibrio psichico dell’individuo con compromissione dell’esame di realtà e disturbi formali del pensiero. AES Domicilio dispone di educatori per psichiatrici adulti a Como.
Attacco psicotico: come prevenirlo?
Generalmente, è difficile prevedere un attacco di questo tipo. Infatti, è molto comune che, quando i familiari decidono di ricorrere a un aiuto di tipo medico, sono convinti che l’unica forma di intervento consista in un ricovero. Questo per lo meno fino a quando la malattia si stabilizzi, attraverso un trattamento di tipo farmacologico a base di antipsicotici.
Esistono però dei comportamenti tipici caratterizzati da:
- Un comportamento poco organizzato, inusuale, privo di senso, strano e stravagante.
- Idee strane, di peregrinazione, che non trovano alcun fondamento nella realtà.
- Generalmente la persona non dà a vedere questo tipo di cose, sebbene in certe occasioni, se ha confidenza, è possibile che dimostri la necessità di aiuto.
- Solitamente si è più sospettosi del dovuto chiedendo costantemente il motivo per cui si fanno le cose. È possibile anche che si vedano le cose come potenzialmente dannose, generando risposte brusche o addirittura aggressive.
- Di solito non ci si prende cura della propria persona, dell’abbigliamento né della pulizia personale.
- Spesso ci si isola dalla società con episodi di assenteismo dal lavoro o da scuola.
Sintomi attacco psicotico
Alcuni giorni dopo aver presentato questi sintomi e tali comportamenti, la persona è solita soffrire di allucinazioni o idee deliranti. È in questo momento che si deve intervenire, quando le persone più vicine si rendono conto che qualcosa non stia andando per il verso giusto.
Purtroppo, quando si arriva a questo punto, fondamentalmente, durante un attacco psicotico, la realtà percepita dalla persona risulta essere così alterata da renderla incapace di avere dei comportamenti normali.
Per questo motivo, è necessario una terapia farmacologica supervisionata da un personale ospedaliero e da una badante che assista il vostro caro h24 e lo aiuti ad affrontare tutte le difficoltà che si presentano giorno dopo giorno.